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01 mar 2006L'intervento di Berlusconi alla Camera dei rappresentanti USA: I commenti dell’opposizione. Il Premier è partito per New York

WASHINGTON, 1 MAR - (Italia Estera) - 'Questa missione e' andata al di la' di tutte le mie aspettative', ha detto Berlusconi prima di partire per New York. Il premier ha affermato di essere stato 'incoraggiato dall'accoglienza ricevuta sia dai repubblicani che dai democratici' e ha ricordato 'l'incontro molto costruttivo' di ieri con Bush. 'Torno a casa assolutamente soddisfatto di aver deciso di accettare questo invito e anche della politica che ho portato avanti sulla scena internazionale'. A  New York Lo aspetta un appuntamento informale ma molto atteso: la consegna a bordo di una nave da guerra ormeggiata a Manhattan e trasformata in museo galleggiante del Premio 'Intrepid freedom award 2006'. Il riconoscimento e' stato assegnato a Berlusconi, si legge nelle motivazioni, "per la sua coraggiosa leadership nella lotta contro il terrorismo e per la sua chiara amicizia con gli Stati Uniti". Cifre stellari per partecipare all' evento: solo per entrare al galà servono almeno mille dollari; per un buon tavolo 'da otto' 50 mila dollari. Per sedere al tavolo del premiato, quest' anno Berlusconi, occorrono 100 mila dollari.
Conversando con i giornalisti nella buvette di Palazzo Madama Marcello Pera ha detto: "Il discorso di Berlusconi al Congresso Usa mi è piaciuto senza condizioni". Il presidente del Senato ha aggiunto che è stato "un discorso di grande spessore, efficace e dignitoso. Il premier ha rivendicato giustamente e con efficacia i meriti della sua politica estera ed atlantica". Secondo Pera Berlusconi bene ha fatto a indicare "le due frontiere: la lotta al terrorismo e al fondamentalismo islamico, da un lato, e la soluzione dei problemi del terzo mondo, promuovendo il progresso in tutto il globo, dall'altro".
Così Francesco Rutelli, ospite di Matrix, torna a commentare gli incontri del premier negli Stati Uniti: "Il viaggio di Berlusconi non è un avvenimento che influenza l'opinione degli italiani". "Ci sono due cose da sottolineare - aggiunge - innanzitutto che il rapporto con gli Usa non cambia sia che c'é un'amministrazione repubblicana o che ci sia un governo democratico. Il viaggio del premier non influenza la campagna elettorale, anzi è controproducente perché Bush in questo momento è molto impopolare". "Quando Bush ha incontrato Berlusconi - prosegue - ha detto di sentirsi sollevato, non vorrei che Berlusconi gli avesse portato un sondaggio fasullo in cui Bush risulta il più simpatico per il popolo italiano". Il leader della Margherita Francesco Rutelli commentando,poi, l'intervento del premier Silvio Berlusconi di fronte al Congresso degli Stati Uniti ha detto:"E' evidentemente un'iniziativa impropria: a poche settimane dalle elezioni di solito non si fa", sottolineando  che in questo senso "ha ragione Prodi che ha detto che come per Aznar si tratta di un incontro di commiato". "Quando - ha aggiunto però Rutelli - chi rappresenta il mio Paese va davanti a un Parlamento del mondo io mi sento italiano e quindi non faccio una polemica inutile, ma osservo che a un mese dalle elezioni non si fa". Rutelli ha però sottolineato che sarebbe stato meglio se Berlusconi "anziché parlare da leader di Forza Italia avesse parlato come leader del governo italiano. C'é una bella differenza...
Ed è scontro tra i Poli sullo speciale del Tg5 che ha seguito in diretta l'intervento di Silvio Berlusconi dal Congresso americano. L'Unione attacca: è stato un gigantesco spot elettorale. La Cdl replica: la tv ha seguito la visita storica di un capo del governo italiano negli Usa.
Il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, sottolinea che il Tg5 ha "esercitato un sacrosanto dovere di cronaca". "Ma quale spot elettorale! Il Tg5 ha esercitato, più che un diritto, un sacrosanto dovere di cronaca, aggiunge Gonfalonieri . Vista la rilevanza e l'eccezionalità dell'evento, è stato un atto dovuto, gestito giornalisticamente applicando in modo rigoroso leggi e regolamenti sulla par condicio". Il caso potrebbe arrivare addirittura sul tavolo dell'Authority delle comunicazioni.  Alcuni commissari hanno infatti sollevato il problema di una "grave violazione della par condicio" chiedendo una riunione urgente della commissione Servizi e Prodotti.
E il direttore del Tg5 Carlo Rossella,  prima ancora della messa in onda dello speciale commenta: "E' un intervento di carattere istituzionale del presidente del Consiglio, che la tv di qualunque Paese avrebbe trasmesso in una situazione analoga". Nessun problema per la par condicio, secondo Rossella, "garantita" dalla partecipazione al dibattito in studio - con il ministro della Difesa Antonio Martino - del Ds Umberto Ranieri e di portatori di "opinioni internazionali non governative" come il corrispondente del Wall Street Journal in Italia Kahn e l'ex ambasciatore Sergio Vento, già consigliere diplomatico di Giuliano Amato. Mentre anche il Tg4 si attrezza per proporre la replica integrale del discorso del premier in coda all'edizione di questa sera, l'Unione  chiede lo stesso spazio per Romano Prodi.
Enzo Carra, capogruppo Dl in Vigilanza Rai, parla di "singolare iniziativa" di Canale 5 e di una "gravissima violazione della par condicio". Giuseppe Giulietti, capogruppo Ds in Vigilanza, sollecita con forza una presa di posizione dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, per sapere "se sarà garantito lo stesso trattamento a Prodi, Rutelli, Fassino nel caso in cui incontreranno, nei prossimi giorni, esponenti delle massime istituzioni di nazioni europee o di tutto il mondo" . Una valutazione condivisa dal segretario della Rosa nel Pugno Enrico Boselli e dalla direzione nazionale della Quercia che puntano il dito contro lo "spot" ottenuto da Berlusconi sulle sue reti. Da registrare anche la replica di Giorgio Lainati, capogruppo azzurro in Vigilanza, che accusa l'opposizione di "endemica faziosità": "Mi rendo conto che è difficile comprendere che, dopo ben 26 anni, un capo del governo italiano prende la parola nel prestigioso contesto del congresso Usa, culla della democrazia". Anche per Guido Crosetto, esponente FI in Vigilanza, l'intervento del premier "é uno dei momenti più qualificanti della politica estera italiana e quindi è ovvio che sia stato trasmesso in diretta tv". "Come può la sinistra invocare la par condicio?", si domanda da An Alessio Butti, convinto che quella di Berlusconi non sia "un'iniziativa propagandistica, ma la visita di un capo di governo a una grande nazione alleata dell'Italia".
(Italia Estera) -



 
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